Parmigianino e il Manierismo
A Parma l'11 gennaio del 1503 nasce Girolamo Francesco Maria Mazzola, universalmente noto come Parmigianino, uno dei maggiori talenti della pittura italiana.
Forse non uno dei pittori più famosi al grande pubblico, ma di certo uno dei più promettenti, destinati a diventare immortali.
Un talento sbocciato già nell'adolescenza, merito anche della famiglia di pittori in cui è cresciuto, predestinato ad essere incoronato l'erede dell'immenso ed elegante Raffaello..se solo la morte non l'avesse colto nel pieno della sua carriere artistica.
Un genio in grado di trasformare i protagonisti dei suoi quadri in figure altere e contemporaneamente pulsanti di vita, un talento che purtroppo non si è espresso pienamente.
Un giovanissimo artista che ha ricevuto in dono un immenso talento ed un'eccezionale originalità, così significativa da scatenare una sorta di timore nei suoi concittadini ed anche nel Maestro emiliano Correggio.
Si narra perfino di una certa invidia manifestata dal pittore reggiano nei confronti del giovane Parmigianino che, in giovane età, abbandona la sua città natale lasciandosi sedurre dal fascino di Roma.
La città del Papa, eterno mecenate di maestri dell'arte italiana, tributa grandi onori al pittore manierista, concedendogli l'accesso ad un mondo dorato nel quale il pittore può esprimere pienamente il suo talento.
Sono questi gli anni in cui il Parmigianino esegue ritratti che sono divenuti capolavori eterni e la sua fama si consolida sempre più, almeno fino ai tragici eventi che accompagnano il Sacco di Roma del 1527.
Probabilmente le efferatezze che sconvolgono la città di Roma si imprimono anche nel delicato animo del pittore, il quale torna a Parma profondamente trasformato.
Il geniale artista sembra aver smarrito il suo talento e l'ispirazione che l'ha magicamente guidato fino ad allora ed un noto episodio della sua biografia ci fa comprendere quanto la crisi fosse profonda.
Nel 1539 Parmigianino viene, infatti, arrestato per non aver rispettato gli impegni presi per la realizzazione degli affreschi della Chiesa di Santa Maria della Steccata di Parma, capolavori iniziati e rimasti incompiuti...
Uscito dal carcere il grande pittore si rifugia a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, l'ultimo luogo che accoglie il genio dell'arte dalla vita interrotta ad appena 37 anni, esattamente come accaduto a Raffaello di cui Parmigianino era considerato l'erede.